Internet in Italia vale 1,55 miliardi
Gli oggetti connessi in rete in Italia sono 8 milioni
La ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentata al convegno “Internet of Things: l’Innovazione che crea Valore” tenutosi al Campus Bovisa dell’ateneo, ha affermato che il 2014 è stato l’anno della svolta. L’Internet of Things in Italia vale 1,55 miliardi: 8 milioni gli oggetti connessi a internet in Italia tramite rete cellulare (+33%) rispetto al 2013 e un fatturato di +28% a cui si aggiungono 400 milioni di euro del mercato basato su oggetti connessi con altre tecnologie, come Wireless M-Bus, WiFi, Reti Mesh Low Power, Bluetooth Low Energy.
Gli ambiti per cui si attende la maggiore crescita nel 2015 sono in particolare Smart Car che rappresenta il 55% degli oggetti connessi via SIM e il 38% del valore di mercato, segue lo Smart Metering e Smart Asset Management nelle utility, con circa 1,7 milioni di oggetti connessi tramite SIM (21% degli oggetti, 16% del mercato), lo Smart Home che con applicazioni di videosorveglianza, antintrusione e telecontrollo degli impianti di climatizzazione e riscaldamento rappresenta l’8% degli oggetti e il 23% del mercato e Smart City che rappresenta solo il 2% degli oggetti e il 4% del mercato, trainata dal trasporto pubblico e dall’illuminazione intelligente.
L’Internet of Things sarà protagonista anche di Expo 2015. Sarà, infatti, impiegato per il monitoraggio dei consumi energetici e della continuità di servizio, per la telegestione di luci e condizionatori, per i sistemi di sicurezza e controlli, attraverso dispositivi Wearable. Ma, soprattutto, fuori dal sito espositivo entrerà nel Future Food District dedicato all’integrazione tra produzione alimentare e tecnologie con applicazioni di Smart Logistics e Smart Agriculture. I risultati dei primi progetti presentati sono notevolmente incoraggianti. Secondo un modello messo a punto dall’Osservatorio per il settore vitivinicolo biologico, con l’IoT si può ridurre del 30-40% l’uso di risorse idriche per l’irrigazione e del 40% il numero di trattamenti fitosanitari.
Fonte: www.domotica.it e www.etalia.net
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