Uno dei mantra di noi copywriter è “content is the king“. Guai a proporre testi replicati o a costringere il lettore a sciropparsi fiumi di parole prive di utilità e sforzarsi sempre di creare contenuti di qualità!

 

contenuti di qualità

Il nostro pubblico di riferimento ha bisogno di leggere notizie nuove, di colmare delle lacune e di reperire informazioni interessanti e noi dobbiamo renderli in grado di poterlo fare. Sì, ma come? Trovare l’ispirazione è sempre più difficile, vista anche la concorrenza serrata che caratterizza il Web. In mio soccorso è arrivato un articolo pubblicato recentemente sul Search Engine Journal.

Quello che mi piace fare per avere un po’ di ispirazione, è leggere e documentarmi, ovviamente non per copiare i contenuti scritti da altri, ma per elaborare un mio pensiero e una mia opinione su quello che ho scoperto.

Il consiglio che gli esperti di content marketing sono sempre più propensi a dare quando si tratta di scrivere per il Web, è quello di rispondere ai bisogni della gente. Questo perché notoriamente chi naviga su Internet lo fa prima di tutto per reperire informazioni su un dato argomento e per soddisfare delle curiosità. Quello che dobbiamo fare noi è quindi dare delle risposte a quello che la gente vuole! Ma come si fa a capirlo?

L’articolo che ho citato, dà alcuni spunti interessanti, che si adattano bene ai diversi settori di riferimento ai quali può afferire la vostra clientela e che aiutano nel creare contenuti di qualità!


1) Obiettivo numero uno: la concorrenza

Il modo più semplice per sviluppare i contenuti di un sito, di un blog o di un social network è quello di spiare la concorrenza! No, non ti sto suggerendo di copiare (ovviamente), ma di monitorare le mosse dei competitor per capire quello che sanno fare bene e meglio di te, ma anche per individuare i loro punti deboli, così da offrire un servizio che superi il loro.

 

2) Secondo step: puntare sulle keyword

Un’attenta analisi delle keyword del settore di riferimento si rivela un valido aiuto alla stesura di contenuti interessanti e anche ottimizzati per il Web. Prima di tutto possiamo monitorare Google Trend che ci informa sul livello di interesse manifestato dagli utenti riguardo ad un certo tema.

Lo strumento di pianificazione delle parole chiave  poi è utile per scoprire cosa cercano le persone sul Web e con quale frequenza. Se si individuano le parole chiave adatte e inerenti ad uno specifico settore, avremo buone possibilità di strutturare una valida strategia per i contenuti del sito.

 

3) Terzo passo: un occhio ai social network

I social network sono diventati la piattaforma privilegiata per l’espressione personale e per la manifestazione pubblica dei propri gusti, interessi e passioni. La cosa più intelligente che possiamo fare è quella di sfruttare questo strumento a nostro vantaggio. Ad esempio può essere utile monitorare gli hashtag di Twitter così da individuare i topic del momento oppure scandagliare le fan page dei brand e controllare l’engagement dei followers. Anche in questo caso spiare nelle bacheche della concorrenza e spulciare le opinioni degli utenti può rivelarsi una forma di ispirazione per dare i propri contenuti quel quid in più che fa la differenza e che colma un gap.

 

4) Punto quattro: puntare sul customer care

Se il tuo cliente vende un prodotto o un servizio, molto probabilmente sul Web saranno presenti dei forum o delle communities ad esso dedicato. Tu devi usare questi spazi virtuali come punti di riferimento per la pianificazione dei contenuti! In questa maniera si comprendono bene i bisogni delle persone, che poi possono essere soddisfatti con dei contenuti creati ad hoc e soprattutto esaustivi!

 

5) Sondaggi: ditemi quello che voglio sapere!

I sondaggi sono uno dei metodi più usati per fare delle ricerche di mercato; è vero però che sono anche piuttosto noiose e la gente se può li evita come la peste. Sta a noi trovare un metodo di somministrazione soft oppure sfruttare quelli già condotti da altri e reperibili sui giornali, ma anche sul Web. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di fare delle domande molto specifiche sulla fan page Facebook che ti trovi a gestire, ad esempio “Preferite l’oggetto A o l’oggetto B?”. Questa strategia ti permette di raccogliere delle risposte chiare e sintetiche con pochissimo sforzo, ma anche di aumentare l’engagement della pagina, cosa non da poco!

 

Sostanzialmente è necessario cercare di mettersi il più possibile nei panni dell’utente e cercare di capire quello che desidera e quello che lo infastidisce. Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi, ma entrare nell’ottica del customer care e, conseguentemente, di contenuti tailor-made, facilita le cose e favorisce la nascita di altri punti di vista

Voi che cosa ne pensate di questi consigli? Sono fattibili? Li avete mai messi in pratica?

Lasciate il vostro segno! #marketingbeyondlimits

 

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