Fomo la dipendenza dai social network una nuova ansia sociale.

Quando i social generano ansia.
F.O.M.O. è un acronimo che sta per “fear of missing out,” ovvero paura di perdersi qualcosa, più o meno, paura di rimanere tagliati fuori, esclusi da quello che sta succedendo nell’universo parallelo del web. Fomo la dipendenza dai social viene definita come la malattia del nostro secolo, ossessionato dalle comunicazioni e dal pensiero costante che gli altri stiano facendo qualcosa di più interessante di quello che stiamo facendo noi.
Lo scienziato sociale Andrew Przybylski dell’università di Oxford è stato il primo, insieme a ricercatori dell’Università della California, di Rochester e di Essex a dare una definizione completa della FOMO. Così si legge sul suo sito:
– La FOMO è la forza che guida l’uso dei social media
– I livelli di FOMO sono più alti nelle persone giovani e in particolare negli individui di sesso maschile
– I livelli di FOMO sono influenzati dalle circostanze sociali. Bassi livelli di considerazione della propria vita coincidono con alti livelli di FOMO
– La FOMO è legata ad un rapporto ambiguo con i social media
– La FOMO è più alta in chi è spesso distratto
– La FOMO è più alta negli studenti che usano i social media anche in classe.
Più che una generica dipendenza da social network, la FOMO è un vero e proprio stato d’ansia e frustrazione derivante da un utilizzo incontrollato degli smartphone. Ogni giorno vengono pubblicati link, foto, che riguardano soltanto le cose belle, positive, entusiasmanti – o fatte apparire come tali – della propria esistenza, e questo ha un forte impatto sulla nostra percezione del mondo e di noi stessi.
Si tratta di una paura che è sempre esistita, perfino ancestrale, ma che i new media hanno amplificato: basti pensare che secondo le stime del Kleiner Perkins Caufield & Byers riportano che un utente medio guarda lo smartphone circa 150 volte al giorno, una volta ogni sei minuti.
In America, sono tanti affetti da fomo e molti articoli hanno approfondito il problema, al punto che sono nate anche forme di aiuto sociale.
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