Perché giocare è tanto importante per i bambini?

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Giocare è fondamentale per lo sviluppo della creatività.

Giocare è l’attività preferita dai bambini. Ma non è solo un modo per divertirsi: giocare è una cosa seria. Sono molteplici gli studi che dimostrano quanto il gioco rappresenti un tassello fondamentale per lo sviluppo della creatività. Essere creativi infatti è una dote innata, che però ha bisogno di essere coltivata nel tempo. Proprio come insegna un vecchio detto, è in questo modo che il bambino ha modo d’imparare, di conoscere e scoprire il modo e quindi di relazionarsi in maniera appropriata ai diversi contesti in cui si trova ad agire.

Imporre dei limiti al gioco, oppure fornire strumenti non idonei a questa attività è un errore da evitare. In particolare, cercare di riempire il tempo del bambino con tv e videogiochi, non fanno altro che bloccare l’immaginazione e la fantasia.

Come cercare di aiutare i bambini in questa fase?

Tutto parte dall’alimentazione. Anche il cibo rappresenta un aiuto in questo senso. Alcuni ricercatori infatti consigliano d’integrare nella dieta alimenti ricchi di vitamine e minerali. Questi, oltre a far bene all’organismo, aiutano anche nella concentrazione e quindi allo studio. Per prima cosa è consigliato ritagliare del tempo per la colazione. Chi afferma che sia il pasto più importante della giornata non sbaglia. Durante questo pasto cercate di evitare le merendine. Anche se molto più pratiche, le merendine contengono zuccheri raffinati, carboidrati e coloranti che, venendo consumate in un breve lasso di tempo, non facilitano la concentrazione durante le ore scolastiche.

Non solo alimentazione ma anche spazi dedicati al gioco. Per aiutare i bambini a giocare in maniera serena, senza doversi preoccupare di rompere un oggetto o rovinare la tappezzeria, dedicate uno spazio al gioco. In questo modo i bambini si sentiranno liberi di esprimere sé stessi e di esplorare in tutta tranquillità. I garage ad esempio sono pefetti. Ideali per le attività più creative come la pittura o la musica.

Non cercare di reprimere le attività ludiche. Sono molti gli studi scientifici che dimostrano come il reprimere l’istinto del bambino al gioco, imponendo molte ore di fila studio e sedentarietà, contribuiscano all’insorgere dei disturbi da deficit dell’attenzione ADHD. Proprio per questo, in Finlandia, hanno istituito un programma per le scuole pubbliche che prevede, per ogni ora passata sui libri, circa 15 minuti di gioco non strutturato.

I genitori dovrebbero in ogni caso cercare di partecipare attivamente alle attività ricreative dei propri figli, senza però giudicare le sue modalità espressive. Il gioco quindi non aiuta solo il bambino ma anche l’aduto. Solo così si può ritrovare un po’ di quella leggerezza e spensieratezza che crescendo, sfortunatamente, dimentichiamo.

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