Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Giornata internazionale diritti infanzia 2015.
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Prima del 1989 la Comunità internazionale si era occupata del problema della tutela dei diritti dei fanciulli già due volte, nel 1924 e nel 1959, con l’enunciazione del diritto ad un sano sviluppo psicofisico, del diritto a non subire discriminazioni, ad avere un nome, una nazionalità, assistenza e protezione dalla Stato di appartenenza, e riconoscendo ai minori una propria soggettività di fronte al diritto. Tuttavia è solo con la convenzione del 1989 che si ottiene una protezione piena e completa dell’infanzia. La convenzione di New York, infatti, non si limita ad una dichiarazione di principi generali, ma se ratificata, rappresenta un vero e proprio vincolo giuridico per gli Stati contraenti, i quali dovranno uniformare le norme di diritto interno a quelle della Convenzione medesima per far sì che i diritti e le libertà in essa proclamate vengano attuati.
Sono oltre 190 i Paesi nel mondo che hanno ratificato la Convenzione. In Italia la sua ratifica è avvenuta nel 1991.
Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli. Ancora oggi molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza.
Come riportato dal sociologo Antonio Marziale, presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori: “Nel mondo 18.000 bambini al giorno continuano a morire per cause evitabili, come povertà e disservizi igienico-sanitari. 1.400 bambini al giorno muiono di sete. 3milioni di bambini muoiono ogni anno nel primo mese di vita. 230milioni bambini sotto i cinque anni di età è come se non esistessero perché mai registrati in alcuna anagrafe. 57milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione. Il turismo sessuale è il terzo traffico illegale per ordine d’importanza, dopo droga e armi: ogni anno, almeno 3milioni di persone intraprendono viaggi a scopo sessuale, di cui 1/6 è alla ricerca di minorenni, con un volume di affari complessivo intorno agli 80/100 miliardi di dollari. Sono più di 300.000 i minori di 18 anni attualmente impegnati in conflitti armati e non si ha contezza dello sterminio di piccolini nei paesi in guerra allo stato attuale”.
“Alla situazione mondiale bisogna aggiungere quella che più ci riguarda più direttamente – incalza il sociologo – e che vede l’Italia contare 340mila minorenni sfruttati nel lavoro, le segnalazioni di abusi che riguardano adolescenti in Italia è passato dal 16,7% del 2012 al 25% del 2014. Il nostro Paese è primo in classifica sul piano del turismo sessuale alla ricerca di minorenni in Kenya, Santo Domingo, la Colombia e Brasile. Per non parlare dello stuolo inquantificabile di bambini oltraggiati a scuola da chi dovrebbe aiutarli a crescere oppure messi nel guado di guerriglie intra-familiari da genitori in fase di separazione, ed altre fenomenologie ancora”.
Numerosi gli eventi e le iniziative attivate in ogni città per riflettere proprio nella Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; l’Osservatorio sui Diritti dei Minori, come ogni anno, ha deciso di non aderire ad alcuna manifestazione, ma ci auguriamo che tale momento di riflessione comporti che organi superiori, quali ONU e stati membri comincino realmente ad occuparsi dell’infanzia e non solamente sulla carta.
Fonte:larivieraonline.com
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