Il complesso di Edipo. A cosa si riferisce questa teoria psicoanalitica?

Il mito di Edipo

Per comprendere a pieno il complesso di Edipo è necessario partire dal mito.

Il mito greco di Edipo come molti sanno, ha inizio dall’afflizione per la mancanza di un figlio da parte del re di Tebe Laio. Per conoscere l’ostacolo responsabile della sua infertilità decise di consultare l’oracolo di Delfi.
L’oracolo gli rivelò che se avesse mai avuto un figlio dalla moglie Giocasta questo l’avrebbe ucciso, e successivamente avrebbe sposato la madre.

Conscio di questa scioccante rivelazione per non correre rischi decise di ripudiare la moglie, senza spiegarle il motivo di questa sua improvvisa decisione. Giocasta si vendicò facendo ubriacare il marito e riuscì a giacere con lui.

Da quella notte la donna dette poi alla luce un figlio.
Prontamente il padre per evitare il compimento della profezia, forò al bambino le caviglie e lo appese lasciandolo al suo destino in un bosco. Il bambino venne ritrovato da un pastore e portato alla corte del re di Corinto Polibo, che lo chiamò Edipo e lo crebbe come se fosse suo figlio.

Dopo molti anni qualcuno rivelò al giovane di non essere il vero figlio di Polibo, così Edipo decise di recarsi dall’oracolo di Delfi per averne la certezza. L’oracolo rivelò solamente che il suo destino sarebbe stato quello di uccidere il padre e sposare la madre.

Edipo sconvolto dalla predizione decise di allontanarsi dalla corte di Corinto e di non tornarvi mai più, per impedire che i fatti si potessero avverare. Decise così di recarsi a Tebe.

Durante il tragitto si trovò davanti il re della città che si stava recando a Delfi. Egli si stava recando a Delfi per scoprire il modo con cui liberare la sua città da un mostro, la Sfinge.

Edipo infastidito dal servitore di Laio che lo intimava di spostarsi per cedere il passo al suo padrone, finì per uccidere sia il cocchiere che il suo vero padre. Arrivato a Tebe il giovane affrontò gli enigmi della Sfinge, risolvendoli.
Il re di Tebe decise così di premiarlo dandogli in sposa la sorella.

Dopo una serie di vicende Edipo che intanto aveva avuto figli da Giocasta, scoprì la verità sulle sue origini e su chi in realtà fosse l’uomo che aveva ucciso.
Il re di Tebe decise così di esiliarlo.

Il complesso di Edipo

Partendo da questo mito, lo psicologo Sigmund Freud descrisse quella che risulta essere una tra le più interessanti teorie di tutta la psicologia.

Per Freud il bambino manifesterebbe un desiderio di possesso esclusivo per la madre, e un senso di conflitto verso il padre, visto come un vero e proprio rivale.Il complesso di Edipo

Questo complesso è considerato una fase normale dell’evoluzione del soggetto, visto che abitualmente si manifesta con una propensione affettiva più marcata, riguardo ad un genitore in particolare.

Il complesso edipico si manifesterebbe quando il soggetto inizia a sviluppare la sua sessualità, per questo esso dirigerebbe i propri impulsi verso la madre. Queste pulsioni durante la crescita dell’individuo sono poi messe a tacere dal Super-io.

Il complesso di Edipo non riguarda solamente i maschi ma anche le femmine, infatti in questo caso prende il nome di complesso di Elettra.

 

Qui puoi trovare l’articolo sulla struttura della personalità secondo Freud.

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