Il Jet Lag vola verso l’oriente: i fastidi aumentano inseguendo il sole nascente.
Il disturbo tipico di chi viaggia in aereo peggiora se viaggia da ovest verso est.
Secondo uno studio pubbicato sulla rivista Chaos la luce del sole ha un ruolo molto importante nel determinare il recupero da jet lag. Inoltre un nuovo modello matematico potrebbe spiegare il motivo per il quale il recupero è più veloce quando si viaggia da est verso ovest
Tutto sembra strettamente correlato alla regolazione del ritmo circadiano. Zhixin Liu, primo autore dello studio, ha scoperto che le cellule che regolano questo ritmo svolgono un ruolo nel jet lag. Possono essere considerate come numerosi piccoli orologi: oscillano in modo sincronizzato e forniscono la percezione del tempo alle persone. Liu ha poi spiegato che i ritmi circadiani, che regolano il recupero dopo il jet lag, controllano la sincronizzazione di molti oscillatori neuronali nel cervello. Quando si attraversano diversi fusi orari si sperimenta il jet lag poiché questi orologi biologici avvertono il cambiamento dell ‘ora. Poi, nei giorni successivi, queste cellule accelerano o rallentano il ritmo in base alla luce del sole per sincronizzare l’organismo con il nuovo fuso, in modo da ridurre al minimo l’impatto del jet lag
“Il nostro modello ci suggerisce che le persone dovrebbero esporsi il più possibile al sole subito dopo l’arrivo” – aggiunge Liu – “Se la destinazione è molto nuvolosa o il viaggiatore deve trascorrere molto tempo al chiuso è necessaria una sorgente di luce artificiale durante le ore diurne e il buio durante la notte”. A ogni modo non tutti recuperano ugualmente il jet lag. II ricercatore ha infatti spiegato che questo dipende da numerosi fattori, tra cui la capacità delle cellule del ritmo circadiano di sincronizzarsi con il nuovo fuso orario e la loro sensibiltà alla luce esterna. Ad esempio le persone le cui cellule circadiane sono più sensibili alla luce esterna recuperano più velocemente.
Per quanto riguarda il recupero da jet lag quando si viaggia da oriente verso occidente, notoriamente più veloce, Zhixin ha affermato che potrebbe essere correlato alla durata dell’orologio circadiano dell’uomo, leggermente più lungo di ventiquattr’ore. “Vogliamo vedere se si può utilizzare un modello matematico per spiegare se questa piccola variazione dell’ordine di mezz’ora possa essere la causa della differenza piuttosto grande durante il recupero da jet lag quando si viaggia da est verso ovest.” II team di ricerca spera di scoprire maggiori informazioni anche per risolvere i tipi problemi di alterazione del ritmo sonno-veglia, come i viaggi intercontinentali o i turni di lavoro.
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