La resilienza, ovvero la capacità di reagire alle avversità

resilienza

Il termine “resilienza” in origine proveniva dalla metallurgia: indica, nella tecnologia metallurgica, la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate. Per un metallo la resilienza rappresenta il contrario della fragilità. Così anche in campo psicologico: la persona resiliente è l’opposto di una facilmente vulnerabile.
In psicologia, la resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità.
Persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.
Si può concepire la resilienza come una funzione psichica che si modifica nel tempo in rapporto con l’esperienza, i vissuti e, soprattutto, con il modificarsi dei meccanismi mentali che ad essa sottendono.
Proprio per questo troviamo capacità resilienti di tipo:
– istintivo: caratteristico dei primi anni di vita quando i meccanismi mentali sono dominati da egocentrismo e onnipotenza;
– affettivo: che rispecchia la maturazione affettiva, il senso dei valori, il senso di sé e la socializzazione;
– cognitivo: quando il soggetto può utilizzare le capacità intellettive simbolico-razionali.
Si può dedurre che una resilienza adeguata è il risultato dell’integrazione di elementi libidico-istintivi, affettivi, emotivi e cognitivi.
In questo modo, la persona “resiliente” può essere considerata quella che ha avuto uno sviluppo psicoaffettivo e psicocognitivo sufficientemente integrati, sostenuti dall’esperienza, da capacità mentali sufficientemente valide, dalla possibilità di giudicare sempre non solo i benefici, ma anche le interferenze emotivo-affettive che si realizzano nel rapporto con gli altri.
La resilienza è determinata sia da caratteristiche ereditarie (come hanno dimostrato degli studi su gemelli omozigoti) che da fattori ambientali quali la rete familiare e il sostegno dei propri amici e conoscenti. L’individuo resiliente solitamente è un ottimista e tende a “leggere” gli eventi negativi come momentanei e circoscritti, ritiene di poter agire sulla propria vita e sull’ambiente che lo circonda, è fortemente motivato a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato e tende a vedere i cambiamenti come una sfida volgendo le incertezze in opportunità e i rischi in nuovi stimoli.
Accrescere la resilienza è un percorso personale. Un approccio che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un’altra. Le persone usano varie strategie, anche come riflesso di differenze culturali.
Ciò che può aiutare a sviluppare ed accrescere il proprio livello di resilienza:
– Una visione positiva di sé e la capacità di accettarsi con pregi e difetti;
– La capacità di porsi traguardi realistici e di pianificare passi graduali per il loro raggiungimento;
– Coltivare le relazioni sociali;
– Un buon controllo delle proprie emozioni e degli impulsi;
– Adeguate capacità comunicative e di “problem solving”;
– Prendere esempio da persone resilienti.
Inoltre è importante volgere uno sguardo alle esperienze passate che sono state affrontate positivamente, naturalmente non saranno le stesse, ma possono essere utili per capire cosa “ha funzionato”, cercando di individuare le risorse che rappresentano i punti di forza personali. Un sistema che facilita l’individuazione delle risorse personali è quello di cercare di fornire risposte a queste semplici domande:
. quali eventi sono risultati particolarmente stressanti per me?
. in che maniera questi eventi mi hanno condizionato?
. nei momenti difficili ho trovato utile rivolgermi a persone per me significative?
. nei momenti difficili quanto ho appreso di me stesso e del mio modo d’interagire con gli altri?
. è risultato utile per me fornire assistenza a qualcuno che stava attraversando momenti difficili come quelli da me sperimentati
. sono stato capace di superare le difficoltà ed, eventualmente, in che modo?
. che cosa mi ha consentito di guardare con maggiore fiducia al mio futuro?

E’ quindi di fondamentale importanza imparare a coltivare la resilienza in quanto essa rappresenta una dote preziosa per la salute fisica e mentale di ciascuno di noi.

Fonte : Psicologia, Psicologi online, Mentesana.

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