Esplode la stagione dei pollini: occorre “placare” i sintomi
Gli esperti consigliano vaccini antiallergici e “fuga” in campagna
E’ iniziata la stagione delle allergie. Pollini, graminacee e ambrosia rendono “il fazzoletto” l’oggetto più prezioso da portare con sè in ogni occasione per chi ne soffre. E’, infatti, boom dei pollini, 6 milioni gli italiani affetti da allergie alle graminacee.
La Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (Siaaic), spiega: “Questo caldo improvviso al termine della stagione delle piogge ha fatto in modo che l’impollinazione sia avvenuta in maniera ancora più evidente del solito”. Per cui, i pollini di cipressi, mimose, ulivi, parietarie, graminacee, vengono dispersi nell’aria provocando un’impennata delle allergie. Si stima che siano ben un milione i giovani sotto i 18 anni che soffrono di asma e un milione e mezzo i bambini affetti da allergie nasali e pollinosi. Negli ultimi decenni la frequenza di alcune forme di allergia, come l’asma, la rinite e la dermatite atopica, sono raddoppiate o triplicate. Siamo passati dal 10% degli anni ’50 a circa il 30% di oggi, con picchi superiori nei bambini. Le allergie colpiscono le vie aeree per cui è molto importante difendersi da questo mal di stagione seguendo pochi accorgimenti; oltre ai dati, gli esperti hanno, dunque, diffuso anche consigli per “placare” i sintomi.
Consigli utili per la stagione delle allergie
E’ fondamentale, innanzitutto, per chi soffre di allergie conoscere le piante a cui è sensibile e, in base al loro ciclo di fioritura, evitare i periodi critici.
Per la cura delle allergie alle graminacee, spiega Oliviero Rossi della Siaaic, “si consigliano i vaccini antiallergici in compresse o gocce sublinguali che vanno somministrate 3-4 mesi prima della fioritura. Questa cura è da proseguire fino all’arrivo della stagione dei pollini. In alternativa, per i ritardatari, ci sono anche i nuovi farmaci per uso locale in spray che comprendono antinfiammatori e antistaminico per bloccare i sintomi. Bastano una settimana o 10 giorni per avere sollievo”.
Evitare di uscire nelle ore mattutine e di passeggiare in parchi e giardini, soprattutto dopo che è stata appena tagliata l’erba. Se si è sportivi è meglio praticare le consuete attività in ambienti chiusi come in palestra. Evitare l’esposizione a polveri, fumo o altre sostanze irritanti perchè in questo periodo, le mucose delle vie aeree possono reagire anche ad altri stimoli, abitualmente innocui. Per evitare che i pollini possano rimanere intrappolati nei nostri capelli o sui vestiti, prolungando la reazione allergica, è consigliato fare la doccia e lavare i capelli ogni giorno. Pulite per bene le vostre case; cambiate le federe dei cuscini e le lenzuola per evitare l’accumulo di polvere, passate l’aspirapolvere più spesso sui tappeti. Chiudete sempre le finestre. Questo impedirà che la polvere e altri allergeni possano entrare in casa.
Come il polline, anche le muffe possono provocare sintomi dell’allergia. Di conseguenza, tenete lontana la muffa pulendo le cantine, i bagni, i lavandini e i pavimenti.
Seguite le previsioni del tempo. È una buona idea tenersi aggiornati sulle previsioni del tempo e sulle notizie sulla quantità di polline in ore e luoghi diversi, in particolare quando si prevede che siano alte. Tutti i programmi approfonditi sulle previsioni del tempo indicano, difatti, la conta del polline per la giornata, così da potersi preparare al meglio se occorre uscire.
Mangiate alimenti con flavonoidi che combattono le allergie. I flavonoidi contengono composti che inibiscono il rilascio di istamine e aiutano ad alleviare i sintomi dell’allergia. I fagioli neri, la lattuga a foglia rossa, le cipolle rosse e i mirtilli contengono molti flavonoidi.
Infine, per quanto possa apparire assurdo, gli esperti della Siaaic affermano che uno dei rimedi migliori per trovare sollievo dai fastidi dell’allergia è quello di organizzare una bella “fuga” in campagna. Questo perché l’inquinamento atmosferico ha un effetto di amplificazione e la temperatura della città è più alta rispetto alla campagna. La soluzione migliore resta sempre una gita al mare.
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