L’aria che fa male al cuore. L’inquinamento.

Esiste una correlazione tra inquinamento dell’aria e rischio di malattie coronariche?
I risultati del progetto ESCAPE, lo studio europeo sugli effetti dell’inquinamento dell’atmosfera, lo hanno dimostrato chiaramente. Una lunga indagine condotta su più di 100 mila cittadini europei tra il 2008 e il 2012 ha evidenziato come l’esposizione prolungata all’inquinamento provocato soprattutto dalle automobili sia la causa principale di disturbi coronarici, che colpiscono in maniera più massiccia uomini e donne di età compresa tra 60 e 74 anni.L'aria che fa male al cuore

Nell’indagine si parla anche dell’Italia: secondo l’ESCAPE, infatti, nella zona nord del nostro Paese le particelle inquinanti (note come PM 2,5) avrebbero una concentrazione nell’aria pari a 31 microgrammi a metro cubo; mentre in Svezia la concentrazione è di “soli” 7 microgrammi.

Il risultato dello studio, si legge nel testo del progetto, conferma che l’esposizione a lungo termine del particolato fine aumenta il rischio di eventi coronarici acuti e promuove quindi una riduzione dei limiti di legge sulle emissioni inquinanti di particolato.

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