Mermaiding: nuotare con la coda da sirena.
Avete mai sentito parlare del mermaiding? La disciplina acquatica che prevede di nuotare con la coda da sirena?
Ora si può praticare anche nel nostro paese.
Chi avesse voglia di provarla ha diverse scelte. In Piemonte e Lombardia possiamo annoverare la Mermaid Academy Fias, per esempio.
In Sardegna, invece, da un’idea della biologa e istruttrice subacquea Francesca Magnone è nata La Casa delle Sirene, che segue i programmi certificati da ESA (European Scuba Agency). S
ul suo sito si legge che il nuoto con la coda da sirena tonifica il corpo; aiuta l’attività respiratoria; riduce lo stress e accresce la capacità di socializzare in un’atmosfera allegra, giocosa e rilassante.
Pratiche come la respirazione consapevole, l’apnea ed il rilassamento in acqua aiutano a migliorare il proprio aspetto fisico ed il benessere personale.
Il termine deriva dall’inglese “mermaid” . Che vuol dire sirena.
E, la pratica del movimento in acqua con la coda attira molte donne.
Per trasformarsi in una creatura nel mare, nelle scuole per sirene, si possono frequentare corsi base e corsi avanzati.
A una prima occhiata sono corsi di nuoto come ce ne sono tanti. Ma se si osservano più attentamente le gambe dei nuotatori salterà agli occhi un elemento estraneo e bizzarro: la coda da sirena.
E’ fondamentale per questa disciplina, e include una monopinna: per diventare una sirena, si fa un movimento ondulatorio.
Per frequentare questi corsi delle scuole per sirene non c’è limite di età.
La cosa fondamentale è saper nuotare.
Un’altra cosa importante da sottolineare è la difficoltà a praticare l’attività in solitaria. (E’ addirittura sconsigliabile).
L’Aqua Mermaid Academy, ad esempio, si trova in diverse città del Canada ed è stata creata da Marielle Chartier Hénault, sul cui profilo si legge alla voce professione “sirena professionista”. Qui chiunque può vivere il sogno di diventare una sirenetta. Prima di tutto per divertimento, ma non bisogna nemmeno sottovalutare l’aspetto pratico. Con questo sport ci si mantiene in forma in maniera originale visto che nuotare con una coda di sirena costringe a usare non pochi muscoli.
Perciò il mermaiding è un’espressione artistica e un modo divertente per mantenersi in forma!
Una nuova disciplina dove si impara a nuotare come un pesce utilizzando entrambe le estremità come una coda di pesce e ricorrendo ai muscoli del cuore per spingere in avanti. Le attività natatorie sono innumerevoli solo variando l’uso delle braccia.
La pinna adoperata è molto grande, così da convogliare una grossa quantità d’acqua. Il materiale usato per questo accessorio fondamentale è la plastica ricoperta da tessuto.
Mentre si fanno progressi la difficoltà iniziale si attenua e si possono imparare rotazioni subacquee, il controllo del respiro e il corretto posizionamento delle mani mentre si nuota.
La disciplina coinvolge, tra gli altri, glutei e addominali e, con l’elemento della giocosità, fa ritornare bambini.
Naturalmente, come già menzionato in precedenza, la maggioranza sono le donne a frequentare assiduamente una scuola di questo tipo. Ma questi corsi sono seguiti anche da non pochi maschietti, anche se per lo più al fine di migliorare le prestazioni nello scuba diving.
Perché al mermaiding possono essere abbinate anche altre attività. Come le immersioni in apnea, lo snorkeling ovvero l’esplorazione dei fondali e l’esecuzione di coreografie.
In questo modo, le molte ragazze affascinate da queste creature mitologiche del mare, realizzano il loro sogno.
Nell’immaginario collettivo è un desiderio che parte da lontano. Ci viene spontaneo pensare all’Odissea, ma la figura mitologica ha attraversato i secoli per arrivare fino a noi. Oggi ci sono molte serie americane e non che cavalcano il mito delle donne pesce, come H2O e Mako Mermaids, o Sirene in Italia.
Per le bambine, comunque il punto di riferimento delle creature marine è sempre la Sirenetta, Ariel .
Con le scuole per sirene queste citazioni possono diventare realtà, e consentire a tutte di agire come una creatura del mare vivendo l’esperienza in prima persona.
Le aspiranti Ariel di tutto il mondo hanno visto i propri sogni diventare realtà, con tanto di selfie per fermare il momento magico.