Neuromarketing – le nuove frontiere del business.
Neuromarketing e business aziendale.
Che ogni giorno i cosiddetti strateghi del marketing s’ingegnino per elaborare nuove tattiche affinchè si catturi il compratore e lo si persuada dell’assoluta necessità di acquistare prodotti/sevizi, è piuttosto risaputo, così come è risaputo che spesso noi consumatori, ci facciamo guidare più dalle emozioni e da inspiegabili pulsioni inconsce per l’acquisto di beni.
Gli specialisti di neuromarketing, disciplina che deriva dalla neuroetica, che adotta gli assunti tipici delle neuroscienze per capire e prevedere l’impatto che l’attività di marketing ha sulle diverse aree cerebrali dell’uomo, impiegano le più avanzate tecniche di imaging cerebrale, come la PET, la tomografia a emissione di positroni, o la FMRI, la risonanza magnetica funzionale, per identificare visivamente le aree del cervello che si attivano in corrispondenza di determinati stimoli e comportamenti.
Applicare la neuroscienze al marketing, sembrerebbe essere la nuova frontiera capace di portare in alto un’azienda; il neuromarketing, infatti, dimostra che il più delle volte il nostro comportamento è guidato da processi automatici che avvengono al di fuori della nostra consapevolezza ed un tipico esempio è quello dell’esperimento diretto dal ricercatore Read Montague: “Coca-Cola vs Pepsi” del 2004.
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