Dall’ora solare all’ora legale
Il 28 marzo arriva l ’ora legale
La Primavera meteorologica, cominciata il 1 Marzo 2015, ci sta conducendo gradualmente verso giornate sempre più “lunghe”. Ma una drastica spinta in tal senso la darà il cambio orario, che si avrà l’ultima Domenica del mese, vale a dire Domenica 29 Marzo. Dunque, in questo mese di Marzo, dopo l’equinozio anche il cambio dell’ora, da solare a legale. Precisamente la notte del 29, alle 2.00, dovremo spostare l’orologio avanti di un’ora. Daremo così il benvenuto all’ora legale 2015 , che subentrerà all’ora solare attualmente in vigore.
Il rituale convenzionale prevede l’introduzione dell’ora legale per sfruttare al massimo la luce solare risparmiando sul consumo energetico (l’ora legale in inglese è detta Daylight Saving Time: “tempo per il risparmio della luce”), ma ciò può avere delle conseguenze sulla salute di alcune categorie di persone più vulnerabili, tra i quali cardiopatici, insonni e obesi, che ne soffriranno maggiormente. Per molti altri si traduce, comunque, in fatica, stress e altri malesseri più seri.
Diverse ricerche hanno dimostrato che esistono cinque categorie di disturbi associati al cambio di ora, ovvero:
1. disturbi del sonno
2. stanchezza e difficoltà di concentrazione
3. incidenti alla guida e sul lavoro
4. stress cardiaco
5. stress psicologico.
I disturbi associati al cambio dell’ora dipendono dalla reazione del nostro corpo ad uno sfasamento tra l’orologio biologico interno, il cosiddetto ritmo circadiano, e l’orario sociale esterno. Il cambio dell’ora determina una sorta di “jet lag”, ossia una condizione clinica che si verifica quando siamo sottoposti a fuso orario: quando raggiungiamo il nuovo posto il corpo si deve adattare all’orario e spesso questo cambiamento incide sui ritmi circadiani. È stato provato che su alcune persone il cambio dell’ora legale produce gli stessi effetti collaterali del jet lag con una durata di 6 giorni.
Da un sondaggio effettuato da Codacons è emerso che il 50% degli italiani è favorevole all’ora legale, mentre il restante 50% si dice contrario. Alcuni Stati americani, ben dodici stati, tra cui Hawai e Arizona, hanno abolito il cambio d’orario.
Ma attorno al cambio d’ora ruota qualcosa in più della semplice ora di sonno in meno e ora di luce in più, secondo Terna, lo scorso anno l’ora legale ha fatto risparmiare agli italiani 91 milioni di euro.
L’ora legale rimarrà in vigore fino a domenica 25 ottobre 2015, quando alle 3.00 dovremo spostare le lancette indietro di un’ora.
Fonte : La Stampa.it ; Focus.it
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