La nostra agenzia da anni ha nel pacchetto dei suoi servizi il Pay for Sale®, un rappresentante virtuale dei prodotti di un’impresa che vende sul Web. Questo servizio è stato importato da Daniele Vinci, il nostro responsabile commerciale, dagli Stati Uniti. Vista la bontà del progetto e il successo che ha riscosso nel tempo, il marchio è stato regolarmente registrato. Fin qui tutto bene direte voi.. Ma no! Le cose non vanno sempre come vogliamo e l’imprevisto è sempre dietro l’angolo!

Il nostro marchio spesso è stato utilizzato da terzi, magari modificando di poco il nome. A tal proposito c’è da precisare che un marchio registrato è tutelato dalla legge e mettendo tra le parole una virgola o un trattino (es. pay-for-sale), non si può avere la pretesa di distinguere il marchio e di differenziarlo da quello originale e, per questo, si viola la legge.

Nel Web troviamo purtroppo tanti esempi di questo tipo e nonostante le numerose sollecitazioni fatte dalla nostra agenzia, anche per vie legali, i soggetti perseguono nell’utilizzo del nostro marchio, scrivendo nel sito “PayforSale è un marchio di…”, usando addirittura Pay for Sale® come oggetto di discussione in corsi e convegni. E non solo, alla fiera SMAU di Bologna c’è stato uno stand che cercava partner e investitori per la “sua” idea Pay for Sale®, coinvolgendo così numerose aziende a loro insaputa in una questione che potrebbe avere conseguenze legali dato che si stava utilizzando un marchio registrato. Per correttezza abbiamo informato la direzione della fiera della irregolarità e delle conseguenze che questa potrebbe avere… continua a leggere

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