Reddito di cittadinanza in Lombardia:
In Lombardia prenderà il via la sperimentazione del reddito di cittadinanza per i cittadini in difficoltà economiche.
Premesso che in Italia non si abbia mai preso in seria considerazione un reddito di cittadinanza o altre forme di aiuto sociale, voglio riportare un passaggio dell’articolo scritto da un Italiano, Giovanni Perazzoli, che vive in Olanda:
“L’esistenza di quello che di fatto è un reddito di cittadinanza in Europa spiega molte cose che in Italia vengono riproposte, lasciatemi dire, in modo del tutto assurdo. Spiega la flessibilità europea (peraltro di gran lunga minore che in Italia), spiega l’assenza di lavoro nero, spiega l’assenza delle massicce raccomandazioni, spiega anche il fatto che le persone competenti occupino in genere il posto che compete loro (mentre così non è in Italia). Non capisco perché nonostante l’Europa raccomandi dal lontano 1992 all’Italia di introdurre un reddito di cittadinanza questo non succede neanche con la crisi. E soprattutto è incomprensibile che a sinistra nessuno ne parli chiaramente. A chi giova? Evidentemente a qualcuno gioverà.”
Finalmente una regione italiana prende in considerazione ciò che nel resto di Europa stanno già facendo da anni.
Prende il via in Lombardia la sperimentazione di un reddito di cittadinanza concesso ai cittadini che si trovano in difficoltà economica, come annunciato dal Presidente della Regione Roberto Maroni che ha sottolineato come le risorse per il progetto saranno reperite attraverso il programma Por Fse 2014-2020 e il Bilancio regionale.
Fondo sociale europeo
Il Fondo sociale europeo consentirà di promuovere l’introduzione del reddito di cittadinanza, al fine di «ridurre la povertà, l’esclusione sociale e promuovere l’innovazione anche in campo sociale».
Progetti
Saranno gli assessori Massimo Garavaglia, Cristina Cantù (Famiglia, Solidarietà sociale, Volontariato e Pari opportunità) e Aprea (Istruzione, Formazione e Lavoro) a studiare le possibili misure per far partire la sperimentazione, con il coinvolgimento anche del terzo settore e di tutti coloro che si occupano di volontariato.
Fonti: PMI, Repubblica
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