Scritte sui muri: arte e murales!
Le scritte sui muri ci fanno interrogare sulle barriere che spesso ci separano dalle altre persone. Barriere fisiche e reali, ma anche metaforiche, costruite dal nostro pensiero, dai nostri dubbi e dalle nostre paure.
Con le scritte sui muri, in sostanza, siamo indotti a meditare su quanto i confini e i limiti che ci imponiamo automaticamente condizionino la nostra esistenza, in quale misura la migliorino e in quale misura la peggiorino. Insomma, delle pagine ricche di aforismi e di citazioni da non perdere.
Naturalmente molto dipende dallo scopo. Ossia se lo scopo principale non è deturpare ma c’è una ricerca espressiva, allora possiamo parlare arte. Mentre le scritte che hanno come scopo lanciare un messaggio politico o solo la voglia di sporcare, quelle sono un’altra cosa. A volte distinguere è obiettivamente difficile… Capire le intenzioni del writer e giudicare la capacità tecnica non è facile, ma l’arte dei graffiti che all’occhio esterno appare caotica ha le sue regole!
Oggi, parliamo di street art, anche grazie a grandi nomi che hanno sdoganato il concetto di imbrattare i muri.
Come Banksy . Forse uno dei più famosi writer. Inglese, nessuno sa chi si nasconde dietro quei disegni che all’improvviso appaiono nelle strade delle nostre città. E che ci invitano a riflettere. Un artista che si prende gioco dello stesso mondo dell’arte. E una dimostrazione è l’effetto speciale che ha lasciato tutti a bocca aperta durane l’asta della bambina con il palloncino con il quadro che si è autodistrutto.

Photo by Eric Ward on Unsplash
E’ evidente comunque che ci siano stupidi pseudo artisti imbrattatori e autentici talenti e artisti che comunicano i loro sogni e le loro visioni opponendosi al grigiore e abbandono delle nostre città cogliendo gli aspetti più moderni della comunicazione visiva quali “l’arte fuori dai musei e dalle gallerie, in mezzo alla gente”.
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