Te lo dico con una Emoji. Una Emoji vale più di 1000 parole!

Per esprimere le proprie emozioni al giorno d’oggi basta usare le emoji!

Divertenti da usare, queste icone colorate hanno dato vita ad un nuovo modo di comunicare. Dopotutto le immagini sono un ottimo modo per relazionarsi, perché non hanno barriere linguistiche.

Vivendo in una società globalizzata, è necessario l’utilizzo di una lingua facilmente comprensibile al maggior numero di persone possibili. E proprio qui che entrano in gioco le emoji.

Le emoji sono nate in Giappone alla fine degli anni 90′, per mano dell’informatico Shigetaka Kurita che voleva rendere la comunicazione più immediata. Queste faccine sono diventate così uno strumento comunicativo semplice, che può sostituire o arricchire un testo tradizionale.

Siamo più propensi a comunicare tramite le immagini.

Un lato della comunicazione verbale che non può essere riportato sulla carta pardon sullo schermo, è senza dubbio quello non verbale. Fino ad oggi questo linguaggio primitivo (gesti ed emozioni), difatti non poteva essere trasmesso esplicitamente nello scritto.

Queste piccole figure però sono riuscite a risolvere tale impedimento.

Nell’arco di venti anni le nostre amate emoji hanno subito dei cambiamenti, evolvendosi sia graficamente che quantitativamente.

Ad oggi se ne contano più di duemila.Te lo dico con una Emoji Ogni anno ne vengono create di nuove, potenziando così la nostra possibilità di scelta.

Le immagini che maggiormente vengono utilizzate sono i classici smile, le ormai famosissime faccine gialle che mandano baci o piangono.

In loro onore è stata creata addirittura una giornata la World Emoji Day, che viene festeggiata ogni anno il 17 luglio.

Diversamente da quanto possiamo pensare queste icone sono regolate ad una vera e propria istituzione . La struttura di riferimento per la supervisione e l’accettazione di nuove immagini da inserire nella lista delle emoji, è l’Unicode Consortium. Per entrare a far parte di questa famiglia in rapida espansione, è necessario rispettare specifiche caratteristiche, per mantenere una continuità di forma.

Le emoji come le conosciamo oggi sono state introdotte da Apple sugli iPhone nel 2008, per poi insinuarsi in tutti gli smartphone presenti in circolazione.

La grande popolarità che queste faccine hanno acquisito nel corso degli ultimi dieci anni è a dir poco eccezionale. Ciò dimostra la facilità con cui le immagini siano maggiormente decifrabili dal nostro cervello rispetto ad un testo scritto, potenziando di fatto la comunicazione.

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